Per un’analisi linguistica del De situ Terrae Sanctae di Teodosio (VI sec. d.C.). L’uso delle preposizioni
digital
![]() Articolo
€ 6,00
|
Ebook in formato Pdf leggibile su questi device:
|
|
Il De situ Terrae Sanctae (ca. 530 d.C.) è una breve guida per il pellegrinaggio, che dal punto di
vista linguistico rappresenta un esempio molto interessante di latino volgare. Se ne inizia a studiare
qui, in particolare, l’uso delle preposizioni, che rivela spesso quelle peculiarità che ci si attende di
ritrovare nella lingua dei testi tipologicamente affini, fra cui i più noti Itinerarium Egeriae e Itin.
Antonini Placentini. Proprio per il suo carattere di itinerarium, il De situ è particolarmente ricco di
espressioni formulari indicanti le tappe del percorso che viene presentato e commentato; la frequenza
di preposizioni indicanti un movimento è, di conseguenza, particolarmente elevata. Si rilevano poi
particolarità sintattiche tipiche del latino volgare, quali: la preferenza per i costrutti analitici, alcuni
slittamenti nelle scelte dei casi, il declino di a nei confronti di de e diverse altre peculiarità.
|
Consulta l'archivio
Ultimi 3 numeri
Annate disponibili online
202220212020201920182017201620152014201320122011201020092008200720062005200420032002200120001999199819971996199519941993199219911990198919881987198619851984198319821981198019791978197719761975197419731972197119701969196819671966196519641963196219611960195919581957195619551954195319521951195019491948194719461945194419431942194119401939193819371936193519341933193219311930192919281927